Informazioni
Dove: Centro Storico di Serre di Rapolano
Quando: dalla seconda alla terza domenica di Maggio
Orario: intera giornata nei giorni festivi e al pomeriggio nei giorni feriali
Descrizione
Dagli Etruschi fino ai giorni nostri, passando per i Romani, il MedioEvo ed il Rinascimento: la storia di un piccolo paesino immerso nelle Crete Senesi. La festa prende il nome da Ciambragina, un nome strano, di sapore forestiero che affascina per la sua musicalità. Era costei la moglie di Giovanni de Rossi, facoltoso mercante senese della seconda metà del ‘300, che per i suoi trascorsi si recava in tutte le piu’ industriose città della Francia e nelle Fiandre, sedi di fiorenti mercati di stoffe, pellicce e cuoiame. Incontrata a Cambriai una splendida fanciulla, se ne innamoro’, la sposò e la portò a siena, dove essa fu chiamata Ciambragina.
Saputo che i Cacciaconti, i potenti feudatari locali ormai in inevitabile declino, avevano intenzione di vendere il loro cassero, il facoltoso commerciante lo acquistò: ricco com'era di cantine, magazzini, stalle, cucine, munitissime sale d'armi, ampie camere da pranzo e camere dipinte, gli sembrò il luogo ideale per farne la reggia della sua Ciambragina oltre che il laboratorio della sua arte. Dentro le stanze splendidamente arredate vi era un numero strabiliante di cassepanche e cofani ripieni di biancheria ma soprattutto di capi di vestiario maschile e femminile, ornati di perle e di pietre preziose, foderati di calde pellicce e drappi dorati, abiti suntuosi che Ciambragina e Giovanni indossavano durante le feste a Siena e anche nel castello delle Serre.
La felicità dei giovani sposi durò poco. Giovanni de'Rossi infatti morì improvvisamente a Napoli durante un viaggio intrapreso a motivo dei suoi traffici. Pochi mesi dopo la sua morte, nel cassero delle Serre, Ciambragina dava alla luce un figlio, a cui fu imposto il nome di Ugo Giovanni. Ciambragina rimase padrona del cassero e fu signora delle Serre per circa trent'anni, fino a quando, agli inizi del 400, il figlio Ugo Giovanni si ribellò ai senesi, che dopo drammatiche vicende distrussero il nostro cassero.
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