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Sul lato ovest del cortile del Palazzo Gori Martini è stato costruito un fabbricato, a cavallo tra ‘600 e ‘700, con un piano seminterrato destinato ad oliviera e il piano terra adibito a magazzino.
È quest’ultimo spazio che ben presto è stato trasformato in uno “stanzone” destinato ad usi recitativi.
A Serre fin dal 1700 esisteva una società Filodrammatica, tra i suoi principali esponenti c’era un membro della famiglia Gori, il Cavaliere Federico. Si pensa che proprio il Cavaliere volle utilizzare il vecchio magazzino per le rappresentazioni teatrali della sua compagnia. Ma il gruppo, composto inizialmente solo dai comici dilettanti e in seguito unificato alla Società Filarmonica, aveva un’organizzazione interna molto informale e spontanea.
Verso la metà dell’800 la “solita stanza” venne trasformata in un teatro di stile neo-classico: un solo ordine di palchetti a ferro di cavallo, sopra la platea. Questo intervento lo si deve probabilmente alla signora Elena Castellani, moglie del Cavaliere Federico, che promosse l’iniziativa in concomitanza con il restauro del Teatro Pinsuti di Sinalunga, suo paese d’origine.
Poco dopo la sua costruzione il Teatro venne donato dalla famiglia Gori alla Filarmonica, che lo gestiva e si occupava della sua manutenzione. Con l’avvento del cinema la sala fu dotata di uno schermo per la proiezione di film.
Oggi il teatro appartiene all’Amministrazione Comunale la quale ha provveduto ad un intervento di recupero nel 2000. Il restauro ha permesso di far riemergere quasi totalmente l’aspetto originale dello spazio teatrale.
Ultima modifica:
martedì, 18 giugno 2024
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